Gli Arkàn Tour contengono una precisa caratterizzazione tecnica e filosofica del tiro con l’arco, inserita in un contesto (Ambiente Naturale) di particolare coinvolgimento psico-fisico dell’arciere e con particolare considerazione per tutte quelle componenti tecno/sportive e culturali che nella storia hanno contraddistinto la figura del cosiddetto “arciere mediterraneo” (e quindi non solo l’elemento Precisione nel colpire il bersaglio, ma anche destrezza, velocità, potenza ed altro ancora).
Nasce così fra un vero e proprio “Movimento di Pensiero” che propone una visione diversa e certamente innovativa del Tiro con l’arco, inteso come modello sportivo e culturale caratterizzato sia da forti e dichiarate connessioni con l’Ambiente Naturale (Escursionismo con l’arco, Trekkyng in punta di freccia, promozione del Territorio attraverso le attività arcieristiche, etc.), sia da un modello formativo solidamente incentrato su quegli aspetti legati alla ricerca introspettiva e psico-attitudinale fin’ora rimasto inespresso; un modo di intendere il Tiro con l’arco che, in definitiva, si spinge ben oltre il momento sportivo tout court, approfondendo anche i temi legati al “sociale” e dotandosi di specifici programmi dedicati al mondo della scuola, dei diversamente abili, etc., in piena sintonia con il dettato costituzionale e lo spirito di A.S.C..
Sotto il profilo tecnico, dunque, il sistema arcieristico che si esprime nel corso degli ARKAN TOUR si impernia sull’assetto psico-fisico del cosiddetto “Arciere Mediterraneo”, inteso quale modello altamente specializzato nell’antica disciplina dei tiro con l’arco derivante dagli studi e dalle ricerche effettuate dallo storico salernitano dr. Giovanni Amatuccio. A questo modello si aggiungono oggi elementi culturali e nuove sensibilità utili a stigmatizzare da una parte il forte collegamento fra la disciplina del tiro con l’arco e le attività sportive praticate in Ambiente Naturale, e dall’altra la valenza come mezzo di ricerca introspettiva o nelle applicazioni nel sociale che sono insite nel tirar d’arco.
ATTREZZATURE
Le attrezzature consentite sono fondamentalmente libere. La loro scelta faciliterà alcune abilità a discapito di altre e viceversa. E’ l’arciere che deve bilanciare, attraverso un lavoro di adattamento specifico su se stesso, le vocazioni dell’attrezzatura sollecitata nei diversi Arkàn. Naturalmente queste parole identificano un “indirizzo di percorso”. Il lavoro sperimentale necessario da sviluppare è tanto, l’obiettivo di “parificare” archi tecnologici con quelli tradizionali o storici sulla base di un processo che vede il bersaglio e le sue prerogative come variabile fondamentale di studio e applicazione, è ambizioso ma possibile.
INTERDISCIPLINARIETA’
Per chi non conosce ancora l’arco, si presenteranno iniziative di carattere interdisciplinare, in grado di aumentare l’appeal del tirare frecce. Si prevede, infatti, una ricca offerta che potrà coinvolgere appassionati di sport all’aria aperta, come l’equitazione, la canoa, i corsi di sopravvivenza ed altri ancora. Inoltre, nella sfera più propriamente culturale (e, soprattutto, con i bambini e i ragazzi in età scolare), l’arco diventa un mezzo per proporre occasioni di accrescimento attraverso lo studio della preistoria e dell’antichità, in quanto nella tecnologia dell’arco si racchiudono tutte le principali metodologie di ricerca e lavorazione della materia naturale che hanno accompagnato l’evoluzione del genere umano.
ESCURSIONISMO e TIRO CON L’ARCO
I percorsi Arkan Tour rappresentano una vera e propria forma di Escursionismo dedicato al popolo degli arcieri. Essi, infatti, si esprimono attraverso attività motorie basate sul “camminare nel territorio” – con diversi livelli di difficoltà – per spostarsi da una piazzola di tiro all’altra, muovendosi sia lungo percorsi preordinati e variamente attrezzati (strade, sentieri, etc.) sia lungo liberi tracciati al di fuori di percorsi fissi. I programmi delle gare-escursioni legate ai percorsi Arkan Tour sono determinati dal Consiglio Direttivo della Asd “Arcieri di Avalon”, dopo aver sentito anche i suggerimenti dei soci e dei simpatizzanti e con l’aiuto di Enti o altre Associazioni che volontariamente contribuiscono ad arricchire il Progetto Arkan Tour con:
· proposte a carattere naturalistico, quali l’osservazione di specie botaniche o anche la visita di monumenti o fenomeni naturali posti lungo il percorso;
· attività culturali collegate al Tiro con l’arco o riconducibili al vivere in Ambiente Naturale, quali corsi di Sopravvivenza e Orienting;
· presentazione di altre attività sportive UISP praticate in Ambiente Naturale, quali l’escursionismo a cavallo, quello in mountain bike, la canoa, l’arrampicata e le attività sulla neve;
· attività di conservazione della natura, di tutela della biodiversità, di recupero della cultura e delle tradizioni culturali ed eno-gastronomiche locali.
L’arciere seriamente motivato deve imparare ad avere rispetto dell’ambiente che attraversa: evitare i rumori inutili ed eccessivi, rispettare i sentieri, evitare di lasciare rifiuti (che potranno essere compattati e trasportati fino ad un cestino, o meglio ancora a valle), non raccogliere specie botaniche protette o evitare di molestare gli animali selvatici, accendere fuochi solamente in luogo adatto e con adeguata competenza e spegnerlo accuratamente prima della partenza, non gettare mozziconi di sigaretta o fazzoletti di carta comunque utilizzati.
ABBIGLIAMENTO
L’abbigliamento è naturalmente legato alla stagione, ma comunque si devono tenere in considerazione eventuali peggioramenti delle condizioni meteo. Si dovrà sempre includere un abbigliamento impermeabile da indossare in caso di emergenza. Impiegare preferibilmente scarponi adatti al tipo di terreno che si affronterà e calzini specifici per l’escursionismo (in genere privi di cuciture e con struttura differenziata per un maggior agio). Per questi ultimi, a differenza di quanto si possa comunemente immaginare, la lana è più che adatta anche d’estate. Su scarponi e calzini si consiglia di puntare alla migliore qualità possibile (sono elementi essenziali).
EQUIPAGGIAMENTO
Per quanto riguarda l’equipaggiamento, questo deve comprendere, oltre alle attrezzature da arciere, gli elementi necessari per l’orientamento ed accessori utili in caso di difficoltà. In particolare, nel corso delle gare o delle escursioni, è consigliabile che ogni arciere porti con sé una serie di accessori utili, anche se non necessariamente indispensabili:
- una carta geografica dettagliata del luogo, meglio una mappa militare o CAI (possibilmente almeno in scala 1:25.000);
- una bussola e facoltativamente (non in alternativa) un ricevitore GPS;;
- un coltello da campo o un multiuso (tipo coltello svizzero);
- una cassetta da pronto soccorso (con materiali essenziali);
- una scorta di acqua (bere regolarmente per evitare di perdere sali minerali) e viveri energetici (ad es. biscotti integrali e/o dietetici, ma anche cibo in scatola). Il cioccolato non è indicato in quanto è composto quasi interamente da grassi, che sono di difficile e lenta assimilazione. Molto meglio utilizzare zuccheri semplici come il fruttosio (ma non il saccarosio, che causa picchi glicemici), oppure lemaltodestrine;
- occhiali da sole (fondamentale è la protezione 4 in caso di escursioni in alta quota o su neve);
- un fischietto (utile per eventuali segnali di soccorso);
- Utile anche un Walkie-talkie per tenere i contatti con la base, con altri arcieri o con i componenti della propria squadriglia (uno in testa ed uno in coda);
- abbigliamento, possibilmente “a strati” adeguato alla stagione e al meteo;
- un cordino di 5 metri circa, utile per vari usi (legature, steccature, tracolle, ecc.);
Per escursioni con l’arco della durata di più giorni, a seconda delle necessità è consigliato aggiungere:
- sacco a pelo (adeguato alla stagione, in base alle temperature previste);
- il sacco letto (obbligatorio in quasi tutti irifugi);
- telo per ripararsi oppure;
- tenda, e fornello da campo;